IL CAMBIAMENTO


"Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi", una frase di Giuseppe Tomasi di Lampedusa che in questi giorni continua a girare per la mia mente. Una frase, che pare incastrarsi perfettamente in un periodo storico come quello che stiamo vivendo. Continuiamo a ripeterci che rivogliamo la nostra vita, quella segnata da una normalità non scontata e da una libertà che al momento non possiamo ancora avere. Questo, perché, se vogliamo riaverla tra di noi dobbiamo cambiare ogni cosa: il modo di approcciarci al mondo, il rispetto per la natura e i suoi abitanti, la consapevolezza che siamo ospiti in un pianeta che non può essere alle nostre dipendenze. 

Il cambiamento fa paura, a volte terrorizza. Tuttavia, senza il cambiamento, non ci può essere alcuno sviluppo nell'umanità, nessuna evoluzione e nessun destino. Forse, doveva essere proprio un dramma come un contagio universale il segno che dovevamo attendere per fare un passo indietro, riflettere e rimetterci in moto, reagire per conquistare di nuovo la nostra esistenza. 

I libri, in questo periodo, sono stati per me un'ancora a cui aggrapparmi quando la paura mi assaliva. Mi hanno fatto respirare e riflettere, fermarmi e rallentare il battito quando tutto sembrava crollarmi addosso. Mi hanno fatto domande e mi hanno dato risposte, ma più di tutto sono stati i miei compagni quando nulla sembrava poter tornare alla normalità. Loro ci sono e ci saranno sempre per me, oggetti inanimati le cui parole li rendono esseri insostituibili. 

Rebecca Luisetto

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