SENZA IL MIO NOME - GIANFRANCO ONATZIRO' OBINU

 


Travagliato, scomposto e inquieto sono gli aggettivi che mi saltano alla mente se penso al protagonista di questo romanzo. "Senza il mio nome" di Gianfranco Onatzirò Obinu è un libro che raccoglie nei capitoli un lungo dialogo con sé stesso e con il fantasma dello Sconosciuto.

Il racconto inizia con una telefonata inaspettata, di quelle che fanno tremare le membra, ma ancora di più l'animo. La morte del padre del protagonista segna fin da subito una svolta, che riporta il nostro personaggio a riflettere sulla sua intera vita, le sue scelte, i suoi sogni e i suoi ricordi. Sono proprio i ricordi a fare da filo rosso in questo tentativo di conoscersi e riconoscersi in qualcuno. Questo, perché, dal momento in cui affronta il corpo del padre morto, la sua vita sembra non avere più punti fissi. Attraverso una sorta di flusso di coscienza ci ritroviamo quindi la perfetta descrizione dell'uomo che abbiamo di fronte, con i suoi dubbi e le sue paure, che lo portano poi a capire in modo improvviso e tagliente ciò che è davvero la vita.

Si tratta di un romanzo la cui lettura scorre veloce, ci tuffiamo fin dall'inizio nella coscienza di un uomo senza conoscerne nulla e riemergiamo da questa immersione con una completa conoscenza della sua vita e di ciò che ha segnato la sua esistenza, accompagnati poi da un insegnamento fondamentale per disegnare il nostro sentiero verso la felicità.

Rebecca Luisetto 

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