IL CAPOLAVORO SCONOSCIUTO - HONORE' DE BALZAC

 


Geniale e divertente, "Il capolavoro sconosciuto" di Balzac ha questi due ingredienti che vi conquisteranno fin dal principio. Poche pagine e coperte soltanto di dialoghi, ma in grado di far riflettere il lettore sull'immaginazione umana e sul confine che esiste tra la realtà e la nostra mente. 

Si tratta di un racconto ambientato in pieno classicismo francese e che mette al centro un incontro tra tre artisti che diverrà particolarmente significativo. Una mattina, infatti, il giovane pittore Nicolas Poussin decide di andare a visitare Francois Porbus per dimostrargli il proprio talento, ma mentre aspetta indeciso di fronte alla sua porta incontra un personaggio singolare di nome Frenhofer. Quest'ultimo diventerà quindi il nostro protagonista, perché autore del capolavoro sconosciuto che dà il titolo al libro. Infatti questo anziano pittore dichiara di stare lavorando su un'opera misteriosa da dieci anni ed essa ritrae una donna di nome Catherine Lescault. Tuttavia è alla ricerca di un'altra donna simile ad una Venere che possa fargli da modella. Sarà così che Poussin gli offrirà la sua amante Gillette per compiere questi ultimi aggiustamenti al quadro. Una volta fatto loro vedere il quadro, però, qualcosa li farà rimanere di stucco: l'immagine è un insieme di linee e di colori sovrapposti tra di loro, a scappare da questo ammasso è soltanto un piede straordinariamente grazioso, sfuggito alla cancellazione. 

Ma allora, cosa vuole trasmetterci l'autore? Balzac, forse, voleva dirci che la perfezione, a cui tanto si aspira in ogni nostra cosa, non può essere raggiunta e che rincorrerla non porterà a nulla, perché nel mondo reale semplicemente non esiste. Pertanto l'opera dimostra il fallimento di questo personaggio, che fino all'ultimo ha sperato nella sua opera e poi ha preso la decisione di dipingere qualcos'altro di molto difficile da catturare: il concetto dell'arte stessa. 

Rebecca Luisetto 

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