FILIPPO E SAUL - VITTORIO ALFIERI


Vittorio Alfieri è uno dei miei autori più cari, questo perché mi ha accompagnato per mesi durante l'elaborazione della mia prima tesi, incentrata sul Grand Tour. Si tratta di un personaggio intenso, a volte un po' tormentato, ma estremamente affascinante. La sua attività letteraria è stata breve, ma prolifica, tanto che riuscì a scrivere tragedie, commedie, satire, odi politiche, rime e un'autobiografia. Tuttavia, viene ricordato maggiormente per il suo ruolo di drammaturgo e le sue opere più celeri sono "Filippo" e "Saul". 

"Filippo" è una tragedia che venne ideata nel 1775, ma fu pubblicata da Alfieri solo nel 1783, dopo anni di revisioni e correzioni di vario genere. Molti la considerano la sua prima tragedia, perché lui stesso rifiutò il suo esordio con la cosiddetta "Cleopatraccia". Si tratta di un'opera in cinque atti, dove sono presenti dei dialoghi, ma sono brevi. Tuttavia questi scambi di battute riescono ad essere intensi ed efficaci, tanto che in alcune parti vengono prediletti rispetto all'azione. Al centro della narrazione c'è Filippo, il primo tiranno, che però rivela in parte la sua umanità quando si riesce a capire che è consapevole della propria solitudine. La tragedia, quindi, racconta il momento il cui il re di Spagna ha sposato la giovane Elisabetta di Valois, chiamata qui Isabella, che era prima fidanzata con Carlo, il figlio di Filippo. Tuttavia, Carlo e Isabella continuano ad amarsi segretamente e Filippo decide di far morire il suo stesso figlio. 

"Saul" è la tragedia ideata e composta nel 1782. Questa volta il protagonista del dramma è un personaggio biblico, infatti si racconta del re Saul che trova la morte nella guerra contro i Filistei. Il protagonista, infatti, era stato scelto da Dio per salvare Israele e viene per questo consacrato dal profeta Samuele. Tuttavia, Saul si ribella al volere divino e pecca di superbia. Allora Samuele, su ordine del Signore, sceglie David come nuovo re, un umile pastore che susciterà la grande gelosia di Saul. Nel mentre, lo stesso David, riuscirà a conquistare l'amicizia del figlio di Saul, Gionata e diventerà sposo della figlia Micol. L'aspetto interessante è quindi la figura di Saul che vive l'ineluttabilità del volere di Dio e il conseguente delirio nel momento in cui il profeta Samuele deciderà che sarà un'altra persona a salvare Israele. 

Rebecca Luisetto 

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