I PICCOLI MAESTRI - LUIGI MENEGHELLO

 


I piccoli maestri di Luigi Meneghello è un romanzo autobiografico antiretorico ed antieroico rappresentante il mondo della lotta partigiana in Italia, illuminata dalle parole realistiche, ironiche e dalla naturalezza poetica dell'autore. 

La narrazione inizia con il protagonista, ossia lo stesso autore, che va alla ricerca di un buco sull'Altipiano in cui aveva trovato riparo durante un rastrellamento e dove aveva abbandonato il suo "parabello" e un libro. Nel momento in cui lo troverà scoppierà di gioia e insieme a Simonetta, la sua fidanzata, celebrerà facendo l'amore in quel luogo che era stato per lui la salvezza. Questo episodio dà inizio alla ricostruzione dell'avventura partigiana attraverso la memoria di Meneghello. Al suo fianco, alcuni amici studenti vicentini che insieme a lui, dopo l'8 settembre 1943, si organizzano per mettere in atto il loro progetto di Resistenza. L'autore mette in luce lungo il racconto il percorso tra le montagne e la città, una esistenza dominata dalla fame, dal freddo, dalle dormite improvvisate nelle malghe, dall'adrenalina, dalla paura, dalle fughe e dalla consapevolezza di essere lì per un solo motivo: ritrovare la libertà. 

L'aspetto interessante di questo romanzo è l'intrecciarsi di vari piani linguistici. Questi piccoli maestri, infatti, si trovano immersi in un miscuglio di lingue, che vanno dal dialetto più antico al neologismo, dall'italiano all'inglese, mettendo in campo una serie di elementi realistici che fanno vedere di fronte agli occhi del lettore le immagini dell'epoca e facendo percepire l'atmosfera di tensione, ma anche di fratellanza, creatasi in nome della salvezza della propria patria. 

Rebecca Luisetto 

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