BERLINO - MICHAEL MIROLLA

 

Berlino, la città spietata, ostile, prepotente e straordinariamente stimolante. Vizi, peccati e passioni sembrano avere qui un terreno fertile per il loro sviluppo. Una realtà così caotica che lo stesso lettore, insieme al protagonista di questa storia, sembra perdersi. 

Al centro della nostra narrazione c'è un paziente misterioso, che si trova in uno stato comatoso da un paio d'anni. Ma, proprio quando il celebre muro di Berlino cade, questo personaggio si risveglia dal suo letto d'ospedale, che si trova in un altro continente. Fin da subito, però, dimostra un'ossessione inspiegabile per questa metropoli europea. Sarà così che si spingerà fino alla fuga dallo stesso ospedale per inoltrarsi in un'avventura a dir poco coinvolgente, verso un'unità di tempo che unisce futuro e passato. L'unica costante delle numerose peripezie è l'ambientazione a Ovest del muro, dove dominano locali notturni di ogni genere e in cui la notte sembra perdersi nel consumo dei vizi proibiti. 

Pagina dopo pagina, sembra di essere stati catapultati in un viaggio sotto effetto di stupefacenti che difficilmente ci mostra il limite tra realtà ed invenzione. L'autore si è messo in gioco con uno schema narrativo senza precedenti, dove il flusso di pensieri e la schizofrenia di un tempo in continuo mutamento spingono ad inoltrarci in un itinerario letterario unico e al di fuori dal romanzo ordinario. Interessante e curioso. 

Rebecca Luisetto







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