SIRMIONE, UNA PUNTA DI PARADISO


E chi avrebbe mai pensato che a qualche chilometro di distanza si nascondesse una punta di paradiso? Una vera e propria scoperta.

Sto parlando di Sirmione, una penisola che si affaccia al lago di Garda, dove natura, fascino e bellezza sono sinonimi perfetti. Un paradiso per chi vuole premere il tasto pausa. Una cittadina che ti costringe a fermarti, guardare in alto e respirare, assaporando ogni piccola particella di quell'aria che non sembra essere terrestre. 

Abbiamo prenotato senza alcuna aspettativa, pensando ad un semplice weekend di relax alle terme, ma oltre a questo c'è stato molto di più. L'acqua calda regalata dalle sorgenti sotterranee è solo la cornice di un luogo che regala una fuga dal quotidiano. 

La vista sul Garda è qualcosa di straordinario, non c'è punto, in questa cittadina, in cui non si scorga un piccolo riflesso di quell'acqua tanto trasparente quanto incredibile per un lago. Ci sono punti in cui si possono perfino contare i sassi della spiaggia. Passeggiando lungo il sentiero panoramico, poi, non potrete fare a meno di innamorarvi delle papere che vi seguiranno ovunque voi siate, in compagnia di simpatici pettirossi e di singolari gabbiani. Sembra che siano così abituati alla presenza dell'uomo da non farci neppure caso.


Da non dimenticare che Sirmione bisogna visitarla con un maxi gelato, così grande che sarà difficile finire anche le due tradizionali palline. Vi basteranno per tutto il tragitto che costeggia la cittadina, dove si apriranno davanti ai vostri occhi immensi parchi pubblici e grandi giardini privati. Un sogno ad occhi aperti. Dovete guardare in alto, però, così vi accorgerete che a pochi passi da voi viveva Maria Callas, la famosa soprano, e la scrittrice Naomi Jacob. 



Qui e lì qualche verso inciso su pietra di Catullo, il poeta che ha regalato a Sirmione la fama di secoli grazie al suo Carme 31, che ricorda il suo felice ritorno a casa. A lui si ispira anche il nome della straordinaria area archeologica che svetta sulla punta della penisola.  Anche se "Le grotte di Catullo" sono in realtà una villa romana che è stata edificata su due ettari tra il I sec a.C. e il I sec. d.C, ossia dopo la morte del noto autore.


Passeggiare tra le rovine di quella che sembra essere stata una delle ville più affascinanti dell'epoca romana vi regalerà istanti difficili, se non impossibili, da dimenticare. Ad ogni passo i mattoni sembrano ergersi ancora più in alto e le stanze dalle misure gigantesche si apriranno di fronte a voi, facendovi sentire piccoli formiche. Appare sconvolgente il fatto che in un tempo così distante da noi la bellezza potesse essere così tanta, in totale armonia con il territorio che l'accoglieva. 


Dopo l'intera visita della villa, però, non può mancare almeno uno sguardo al museo archeologico, dove sono conservati i restauri delle pitture parietali dell'edificio, al fianco di innumerevoli oggetti che hanno segnato la storia di Sirmione. Tra i pannelli illustrativi anche numerosi riferimenti al Castello Scaligero, altro fulcro della cittadina. Si tratta di una rocca di epoca scaligera, conservata meravigliosamente. Ma ciò che vi colpirà di più è la sua immersione nelle acque del Garda, che la bagnano da tutti i lati. 


Un breve viaggio, ma ricco di istantanee da conservare nei propri ricordi. Una punta di paradiso nella nostra penisola, che nasconde in sé tra le più grandi meraviglie del mondo.

Rebecca Luisetto

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