LA MORTE PAGA DOPPIO - J. CAIN


"La morte paga doppio" più che un romanzo è un lungo racconto, infatti può essere gustato tutto d'un fiato a bordo di un treno. Sono rimasta positivamente stupita da quest'opera di Cain, poichè , pur avendo mantenuto alcuni tratti tipici del suo genere noir, è riuscito a rendere le dinamiche del racconto più coinvolgenti rispetto a quello che succede nel "Il postino suona sempre due volte". Quest'ultimo , infatti, molto spesso risulta ridondante nella trattazione della passione dei due amanti e irritante nel momento in cui in essi iniziano i loro dialoghi. Inoltre qui la vera passione non si svilupperà tra i due complici dell'omicidio, Walter Huff e Phillis Nirdlinger, anzi dopo il delitto si divideranno perché uno di loro scoprirà la verità sull'altro. Dunque il racconto che a primo acchito risulta del tutto banale rivela alcune sorprese interessanti: gli ingenui in realtà sono esperti, i rimorsi non vengono rivolti alle vittime e l'amore sarà reale ma non verso chi vi aspettate. La narrazione travolge dalla prima all'ultima riga raccontata in prima persona da Huff, in poche pagine si viene attratti da questo turbinio di odio, avidità, dubbi, paure e passione. Concludo dicendo che questa volta Cain ha realmente messo in scena una Femme Fatale degna di questo nome, tale da saper manovrare ogni cosa a suo vantaggio e che vi saprà sorprendere fino al momento in cui giungerà un epilogo alquanto imprevisto. 

Rebecca Luisetto

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