L'OMBRA DEL VENTO - CARLOS RUIZ ZAFON

 


Spaesata ed inquieta. Sono sicuramente queste due sensazioni che mi colpiscono dopo aver terminato uno dei titoli che ha avuto più successo negli ultimi decenni. Tuttavia, devo dire, che per la maggior parte del romanzo sono rimasta delusa, forse proprio a causa delle aspettative troppo alte in merito a questo titolo. 

L'ombra del vento si presenta come un romanzo che mette al centro la storia di Daniel, un ragazzino che trova in un cimitero di libri abbandonati un libro unico e introvabile. Il titolo lo affascina e man mano che conosce negli anni qualcosa di più in merito all'autore di quelle pagine, Julian Carax, si rende conto di non poter più fare a meno di quel mistero celato sotto il nome di uno scrittore che sembra essere svanito nel nulla. Nella sua ricerca della verità non sarà solo e al suo fianco si materializzerà un uomo buffo ma onesto, che lo accompagnerà in ogni nuova scoperta e lo sorreggerà nel momento del bisogno lungo questa avventura colma di ostacoli, che si affaccia all'adolescenza del giovane, che ormai è diventato un libraio come suo padre. A fare da sfondo a questa vicenda una Barcellona che mostra il volto di un prestigio andato e di un covo di uomini e donne che scappano dagli errori del loro passato. 

Questa trama interessante e ben costruita, tuttavia, si trova ad avere lunghe fasi immobili e tediose, che tendono a lasciare il lettore in una stanza vuota, confuso dalle parole e indeciso sul fatto di voler farsi illusioni su ciò che capiterà subito dopo oppure chiudere il libro perché stanco nell'arrancare pagina dopo pagina. Il colpo di scena, però, arriva. L'ultimo centinaio di pagine, infatti, diventa interessante e rivelatore, con una scrittura maggiormente dinamica, che svela un epilogo efficace.

Rebecca Luisetto 

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