MASTRO DON GESUALDO - GIOVANNI VERGA
"Mastro Don Gesualdo" è uno dei romanzi veristi di Giovanni Verga. Si tratta di un'opera molto conosciuta, infatti venne pubblicata nel 1889 come secondo libro del "Ciclo dei Vinti" ideato dall'autore siciliano per dimostrare come la "fiumana del progresso" portasse anche alla distruzione di alcune realtà sociali ed economiche dell'epoca. Ha un valore importante dal punto di vista linguistico e questo perché venne corretto e rielaborato per circa nove anni. Inoltre gli stessi contenuti sono di grande valore, perché delineano la decadenza dell'aristocrazia e l'ascesa della borghesia votata al materialismo.
Il romanzo è diviso in quattro parti che mettono in luce i momenti più significativi della vita di un muratore arricchito del paese di Vizzini, dove ha avuto i natali lo stesso Verga. Il protagonista, Gesualdo Motta, viene descritto come un uomo corrotto dall'avidità, che ha avuto come unico scopo della sua vita quello di accumulare ricchezze. Inoltre, dopo aver raggiunto l'obiettivo economico che si era posto, ha deciso di sposarsi con una nobile donna per avere anche il titolo che gli mancava per discendenza. Questa donna si chiama Bianca Trao ed è stata costretta ad andare a nozze con Gesualdo, infatti lei non è innamorata di lui, ma la sua famiglia seppur nobile ha problemi di denaro, inoltre lei è incinta di un cugino che non può sposare. Per tale scelta Gesualdo rinuncia a sposare la serva con cui ha diversi figli, ma la donna che si sceglie come sua moglie non gli darà mai la felicità, tanto che lo evita fino alla morte avvenuta per colera. Tuttavia, la figlia del cugino rimane a Gesualdo e pur viziandola in ogni modo, la giovane Isabella si vergognerà per le sue umili origini e proverà disprezzo per il patrigno che la costringe ad un matrimonio infelice.
L'aspetto più tragico del racconto non è soltanto il disprezzo diffuso tra la famiglia e la popolazione del paese nei confronti del protagonista, ma piuttosto l'isolamento finale nel momento in cui la malattia lo sta portando alla morte, che viene peggiorato dalla consapevolezza di aver rovinato la vita della figlia dandola in moglie a quell'uomo che lei non voleva al suo fianco.
Rebecca Luisetto
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