CONOSCI L'ESTATE? - SIMONA TANZINI


Un esordio impareggiabile quello di Simona Tanzini che sbarca in casa Sellerio con un capolavoro. Un romanzo che unisce il giallo e la narrativa che trasmette un messaggio forte e chiaro attraverso una protagonista a dir poco straordinaria, un'amica che non vorrei ancora salutare. 

Al centro della nostra storia c'è Viola, una giornalista romana catapultata a Palermo da meno di un anno, ma che ogni giorno cerca di catturare un angolo, un vicolo o un monumento di quella città con cui ha ancora un rapporto da definire. Questa donna, solitaria e dai tratti severi, convive con un disturbo della percezione, la sinestesia, che a lei piace descrivere come una semplice particolarità che le fa associare ad ogni persona un colore e una musica, coloro che sono senza colore e musica sono individui da cui tenersi alla larga. Tuttavia, alla sinestesia si accompagna anche un'altra malattia degenerativa che le rende difficile muoversi. Attorno a lei si sviluppa quindi una realtà che percepisce in una maniera diversa ed intensa rispetto a quella che può vivere una persona senza queste patologie. La sua Palermo è fatta di rumori da recepire, di colori da catturare, da viaggi in autobus in compagnia di chiacchiere altrui, di caffè e cornetto, di solitudine, ma soprattutto di lavoro. 

Sarà proprio il suo lavoro a farla interessare ad un delitto che si consuma nel momento in cui lei dovrebbe godersi le proprie ferie. La vittima è Romina, una ventenne strangolata in un vicolo, che a lei sembra di ricordare. I primi sospetti sono nei confronti di Zefir, un personaggio famoso che con le sue canzoni rende Palermo orgogliosa. Questo sembra essere stato in una relazione con la giovane, ma non ci sono prove concrete che portano a lui e secondo la stessa Viola, un "carta da zucchero" non può essere un assassino. Da qui iniziano le indagini della giornalista, che si fa aiutare dal suo ex caporedattore che la mette in contatto con un poliziotto, il quale sfrutterà le sue intuizioni in merito al crimine. 

L'aspetto interessante dell'opera è che con queste pagine non si racconta soltanto la conduzione di un'indagine e la sua chiusura, ma se ne sottolineano i temi della colpa e della responsabilità. A questo, poi, si accompagna un vero e proprio diario della vita di Viola, che descrive la sua quotidianità passo dopo passo, citandone non solo le difficoltà, ma anche le caratteristiche che le rendono l'esperienza di vita totale, un insieme sconfinato di emozioni che vanno dalla malinconia al pacato entusiasmo.

Rebecca Luisetto



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