FIRENZE - GIORNO 2 - CAPIRE






Mi sono svegliata stamattina con l’intento di capire la città in cui mi trovavo. Quel luogo tanto descritto nelle pagine di storia della nostra Italia. Come si fa a capire Firenze se non si conoscono i Medici? Gran parte della fama di questa città è infatti stata merito di tale famiglia che ha saputo, con  la sua copiosa discendenza, stravolgere il viso di queste piazze. Siamo quindi partiti da PalazzoVecchio, dove Cosimo I de’ Medici si stabilì attorno alla metà del ‘500. Da questo momento in poi, nel palazzo già esistente dal XIII sec., aumentarono le dimensioni e soprattutto le opere. L’aspetto più interessante è il fatto che questo palazzo mantenga in sè tutte le fasi della storia della città. Infatti, partendo dal sottosuolo, si possono visitare le rovine di un teatro della città romana Florentia, del I sec. a.C.; poi nel piano terreno vi è la mostra “Tracce di Firenze” che racconta attraverso immagini e opere le origini e gli sviluppi del comune; infine si passa alle celebri stanze superiori. Si parte dal Salone dei Cinquecento, dove si può ammirare La battaglia di Marciano in Val di Chiana del Vasari, dove la nota scritta “Cerca Trova” si nasconde tra gli elmi e le bandiere. Trovarla è stato arduo, ma allo stesso tempo stimolante e davvero divertente. Nello stesso piano si trova lo studiolo di Francesco I, una meraviglia per gli occhi. Al secondo piano vi sono poi i numerosi appartamenti del palazzo, dove arte e sfarzo fanno da padroni. Ma tra i corridoi troverete anche la misteriosa maschera funebre di Dante, che nasconde grandi misteri ancora da svelare. Si passa poi al palazzo nuovo, ossia Palazzo Pitti. Qui la regalità arriva ad un apice mai visto, lusso ed elementi preziosi, oltre ad opere di inestimabile valore sono accolte tra le pareti. Una scala monumentale poi vi accompagna verso l’uscita. Una giornata impegnativa, in cui si è trovato anche qualche momento per visitare le piazze e Santa Maria Maggiore, una chiesa eretta prima dell’anno Mille. Tante le storie e le leggende che attraversano questi monumenti e la famiglia Medici, ma l’elemento più importante è stato per me capire davvero che senza di loro Firenze non avrebbe lo stesso volto e che molte opere che abbiamo la fortuna di conoscere non sarebbero potute essere realizzate. Dobbiamo essere eredi consapevoli della bellezza di questo angolo di mondo. Insomma, dobbiamo capire. 

Rebecca Luisetto

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