LA FINE DEL GIORNO - BILL CLEGG
La fine del giorno di Bill Clegg è un romanzo faticoso, dove la fatica è data sia dalla narrazione sia dall'aspetto psicologico della storia stessa. Al centro del racconto ci sono tre donne: Dana, Jackie e Lupita. La prima è una donna molto ricca, ma molto sola, che presenta un carattere difficile e scontroso, peggiorato dall'orgoglio che prende il sopravvento nel momento in cui una malattia pian piano le ruba la memoria. La seconda, invece, è una madre e una vedova, che si accontenta di ciò che ha e che a qualsiasi costo vuole difendere le sue scelte. L'ultima, invece, è una donna dalle poche parole, che convive con i traumi da cui si fa fatica a scappare e che trascorre giorno per giorno con l'unica volontà di respirare un'aria lontana dal suo passato.
Queste tre vite non sono distanti tra loro, sono donne che hanno trascorso parte dell'infanzia e della gioventù assieme, che si sono intersecate, ma che non hanno mai dato vita ad un'amicizia vera. In realtà tra loro c'è più di un segreto, che complica e rende impossibile un dialogo costruttivo. In qualche modo a custodire queste parole non dette è una valigetta di cuoio piena di documenti, ritagli e fotografie.
Si tratta di una narrazione divisa per capitoli, in cui i piani del passato e del presente si alternano continuamente. Le vite di queste tre donne sono il filo rosso del racconto, ma a sostenere la storia ci sono anche alcuni personaggi che fanno da appendici, che riescono allo stesso tempo a risolvere e a complicare ulteriormente il "non-detto" del romanzo. L'ho trovata una storia davvero complessa, ma credo che questo difficile ingranaggio di vite sia stata la volontà dell'autore per trasmettere il messaggio di quanto può essere complicata un'esistenza e quanto delle amicizie vere potrebbero migliorarla nettamente.
Rebecca Luisetto
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