CRIMINE INFINITO - CRISTIANO BARBAROSSA E FULVIO BENELLI

 


Chiudere le pagine di questo romanzo è come aprire lo sguardo alla realtà. Crimine infinito di Cristiano Barbarossa e Fulvio Benelli è uno dei libri più appassionanti che io abbia mai letto. La lettura è stata un sali scendi di emozioni continue tra sospetto, sgomento, fascino, trepidazione e paura, calibrato a tal punto da trattenere il lettore con gli occhi puntati sulla pagina. 

Al centro della nostra storia c'è il meccanismo della 'Ndrangheta, l'associazione criminale che con i suoi tentacoli è riuscita a insediarsi in ogni ruolo che segna davvero il corso del potere: dalla politica alla magistratura, dalle forze armate alle imprese edili, in un gioco perfetto di fili che si intrecciano e comandano senza mai sconvolgere l'equilibrio. Ma, si sa, basta una singola carta a far crollare il castello, basta un pentito a rivelare le trame di un intero disegno, l'importante è che sia quello giusto. 

La narrazione comincia con Andrea Delvento, alla soglia dei trent'anni sta per diventare finalmente un campione, il calcio sta per svoltargli la vita. Ma ad intralciare il suo percorso sarà un grave incidente. In questo modo la rabbia e il risentimento faranno spazio all'autodistruzione: scatenerà una rissa in discoteca e verrà incarcerato. Non sa, però, che sarà proprio il carcere a concedergli un'opportunità che mai si sarebbe pensato di cavalcare. Da qui, infatti, inizia la sua scalata nell'Onorata Società. 

A questa storia si affianca quella del colonnello Ricci, che viaggia su una via opposta, segue da tempo le tracce della malavita in Lombardia e crede che sia giunto il momento di ricostruire l'intero modello di una società tanto invisibile quanto potente. Così, tra funerali, matrimoni, locali notturni, appalti truccati, viaggi, scomparse, omicidi e riciclaggio di denaro riesce passo dopo passo a realizzare una mappa. 

Tra queste due storie si inseriscono anche quelle di un'ex modella dell'est, di un imprenditore brianzolo, di un magistrato depresso e di un giovane giornalista calabrese. Il racconto diventa quindi un coro di voci, che attraverso le loro azioni, i loro vizi e le loro virtù disegnano ciò che la 'Ndrangheta è in grado di mettere a frutto. Una rete che va oltre i confini della Calabria, oltre quelli dell'Italia e che segue ovunque vada il denaro e il potere.

Questo libro è un vero e proprio capolavoro di documentazione e ricostruzione, un romanzo che vi terrà con il fiato sospeso. 

Rebecca Luisetto

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