IL SENTIERO DEI NIDI DI RAGNO - ITALO CALVINO



Il sentiero dei nidi di ragno è stato per me un'enorme e meravigliosa scoperta. Nel momento in cui mi hanno svelato che il filone principale del libro era la Resistenza, avrei preferito leggere tutt'altro. Perché? Il motivo sta nel fatto che molto spesso, quando si tematizza l'esperienza terribile della guerra, si scade sul memorialistico. Qui, però, è un mondo quasi completamente estraneo a ciò, o meglio: esiste, si immagina, ma non lo si legge. I rimandi alla Resistenza ci sono, i personaggi del libro sono per lo più partigiani, ma la storia è tutt'altro. Un bambino "adulto" di nome Pin narra la vicenda, come se fosse una fiaba, con un effetto straniante ma non troppo, perché egli è consapevole delle "cose dei grandi" (o almeno crede di esserlo). L'intera opera segue gli sguardi del piccolo uomo e l'effetto che produce è incantevole. Personalmente ho trovato affascinante il legame che il protagonista ha con la natura, essa sembra la sua casa, ma allo stesso tempo ne uccide gli "abitanti", con una rabbia che non fa provare disgusto, ma compassione. Inoltre i nidi di ragno citati nel titolo, ci fanno pensare subito ad una metafora, mentre sarà per il lettore una sorprendente scoperta riguardante una semplice meraviglia che ci circonda.

Rebecca Luisetto

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