GLI INDIFFERENTI - ALBERTO MORAVIA


Gli indifferenti è il romanzo più tragico della mia esperienza di lettrice. Moravia fu a dir poco un genio per aver scritto un capolavoro tale, iniziato all'incirca a 17 anni, su aspetti della vita che per troppo tempo sono stati resi ovvi dalla società. Con questo voglio affermare che egli è stato in grado di smascherare i meccanismi terribili di una borghesia "indifferente". Questo termine è fondamentale come filo rosso dell'intero romanzo. Non può essere chiamata storia, è riduttivo, poiché è una vera e propria realtà. La vita scorre in modo passivo per i personaggi del testo, non riescono ad agire come vorrebbero e le loro volontà aleggiano continuamente nella loro dimensione immaginativa. L'indifferenza è il comune disinteresse nei confronti della vita, un'apatia morale che porta uomini e donne dell'intera società borghese a sopravvivere. L'aspetto maggiormente interessante è che ognuno dei personaggi è consapevole di questo fatto, ma, come sempre, ne è indifferente. La genialità dell'autore sta proprio nel fatto che abbia costruito un testo sul nulla, proprio perché non vi è il riscatto di una classe sociale, non ci sono approfondimenti di temi problematici del tempo, è semplicemente il "disvelamento" della tragica esperienza del vissuto di un'umanità passiva al trascorrere del tempo e degli eventi.

Rebecca Luisetto 

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