LA TEMPESTA - WILLIAM SHAKESPEARE
La Tempesta è una lettura meravigliosa. Con il termine "meravigliosa" non sto solo dicendo che susciti meraviglia nel leggerla, ma la meraviglia è la sostanza di questa storia. Un iniziale naufragio sembra sconvolgere fin da subito l'opera, i personaggi sono in preda al panico e il loro terrore sembra disegnarsi davanti a voi. Subito dopo, però, il protagonista Prospero confessa che è una sua messa in scena, degna dei più grandi autori teatrali. Infatti nello svolgersi della narrazione la scena si svela ai nostri occhi, Shakespeare ci da gli strumenti per essere spettatori delle sue idee. La magia, i sotterfugi, la follia e i mostri di questo dramma ci catapultano in un'isola fantastica, dove il male pian piano si dissolve fino a concedere la giusta ricompensa e il perdono. L'amore in questo caso sembra essere in secondo piano, è funzionale al ricomporsi degli eventi come in origine, ma non è il protagonista. Prospero è il protagonista. Un mago bianco, che inscena una serie di stratagemmi per far si che il male venga allo scoperto, che la giustizia faccia il suo corso e che il bene renda gli uomini meno "mostri" di quel che si dimostrano di essere. Personalmente credo le parole di Shakespeare siano profondamente calibrate in ogni atto, anche i botta e risposta dei personaggi minori ci svelano alcune realtà. La capacità maggiore di questo testo è il fatto che sia assolutamente moderno, poiché alcuni atteggiamenti possono essere calati nella nostra realtà quotidiana. Consiglio spassionatamente la lettura di quest'opera e credo che ognuno di voi potrà trarne le proprie conclusioni.
Rebecca Luisetto
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