HENRY JAMES - IL GIRO DI VITE


"Il giro di vite" è un romanzo essenzialmente travolgente. James riesce a inoltrarci in un ambiente gotico, il quale ci appare inizialmente molto distante da noi, mentre in seguito entrerà a far parte del nostro immaginario. Semplificandolo all'estremo, possiamo dire che questo libro parli dell'esperienza di una istitutrice, la quale viene posta ad istruire due "orfani angelici" , Miles e Flora, in una villa situata a Bly, nella campagna inglese. Ella dopo pochi giorni comincia a vedere delle figure estranee, che scopre essere il domestico e la precedente istitutrice, che morirono in circostanze misteriose. La protagonista crede che i due fantasmi vogliano impossessarsi dei due bambini e inizierà così una lotta contro di loro, accompagnata dalla signora Grose.
Pagina dopo pagina il narratore di questa storia , o meglio la narratrice, ci accompagna in un percorso singhiozzato e stupefacente. La trama non è subito chiara, ma tende ad intrecciare una serie di motivi che al lettore sono sconosciuti e che solo alla fine del racconto potranno essere congiunti tra loro, anche se parzialmente. Infatti l'atmosfera di segreto e di mistero a cui siamo sottoposti ci spinge ad andare avanti senza sosta, però al contempo questa frenesia ci tradisce, poiché tralasciamo alcuni dettagli fondamentali. Dunque si tratta di una lettura che deve essere attenta, pena la comprensione del testo. Ad ogni modo definire questo romanzo appare impossibile, data la enormità di congetture formulate su di esso negli ultimi decenni. I significati possono essere molteplici, ma rimane oggettiva l'ambiguità in cui essi sono avvolti. In conclusione consiglio spassionatamente la lettura di questo libro, perché comporta grande sforzo mentale e vi lascerà con il fiato sospeso fino all'ultima parola.

Rebecca Luisetto

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