L'ANGELO DI MONACO - FABIANO MASSIMI


L'Angelo di Monaco è il romanzo di esordio di Fabiano Massimo e devo dire che meglio di così, quest'autore, non poteva cominciare. Si tratta di una storia accattivante e avvincente, per cui il lettore viene rapito dalle sue parole fin dalla prima pagina. Non ci sono capitoli noiosi, né espedienti banali.

Si tratta di un romanzo storico, che parte da un fatto di cronaca realmente avvenuto: la morte in circostanze sospette della nipote di Adolf Hitler nel 1931. La giovane si chiama Angela Raubal, ma è conosciuta da tutti come Geli. Viene trovata a terra nel suo appartamento condiviso con il suo tutore, ossia lo "zio Alf". La ragazza è in un lago di sangue e l'arma con cui sembra essersi inflitta la morte è una pistola, una rivoltella appartenente proprio al politico che è al centro delle discussioni del tempo. 

A ritrovarsi il caso tra le mani sono i commissari Sauer e Mutti, sarà principalmente il primo però ad essere protagonista della storia accompagnato soltanto dal fantasma della giovane che lo tormenta per cercare la verità. Non sarà facile per lui, che con il Partito ci ha avuto a che fare, rimettere insieme i pezzi senza essere ostacolato. Anzi, il suo sembra un labirinto il cui percorso è già stato tracciato. 

Uno spaccato sulla realtà dell'epoca che affascina, paesaggi ben descritti, odori e sensazioni illustrati talmente bene da riuscire a percepirli. Un libro che cattura e colpisce grazie al suo equilibrio tra la realtà e la finzione. 

Rebecca Luisetto 



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