IL RITRATTO DI DORIAN GRAY - OSCAR WILDE


Il ritratto di Dorian Gray non viene considerato semplicemente un libro, ma un vero e proprio manifesto dell'Estetismo, infatti l'autore di questo capolavoro è l'esteta per antonomasia: Oscar Wilde, il quale fece spesso discutere riguardo alle sue scelte di vita privata, ma tutto si può dire su di lui tranne il fatto che non fosse un meritevole scrittore. 

 

Il protagonista di questa storia è Dorian, un giovane da una bellezza tale che non può essere ignorata da alcuno. Egli, per questa bellezza e per il piacere provato a guardarsi, si innamora di se stesso fino al punto che rinuncerà alla propria anima per mantenere l'eterna giovinezza. Purtroppo però questo amore e la ricerca morbosa del piacere provocherà la sua rovina. L'aspetto più importanteè il fatto che il vero centro dell'attrazione del libro sia il ritratto. Quest'ultimo non è semplicemente la rappresentazione del viso del giovane, ma è l'anima stessa. Infatti si può dire che l'immagine mostrata da esso sia il Dorian vivente, mentre il ritratto stesso diviene espressione della sua anima, la quale si imbruttisce a tal punto da far scattare un'ira profonda nel giovane Dorian che lo porterà ad uccidersi.

 

L'elemento fondamentale di questo racconto è lo stretto rapporto che ha con il proprio autore. Oscar Wilde non divise mai in modo netto la vita e l'arte, la sua vita era un'opera d'arte. Perciò è legittimo trovare dei paralleli tra l'autore e il personaggio della sua storia, che si rivelano vittime del piacere ricercato e schiavi dei sensi di colpa. Dunque il progetto "dell'arte per l'arte" sembra qui concludersi in modo negativo, rivelando il fatto che il culto per se stessi non leva le deformazioni della propria anima. Un'opera affascinante, coinvolgente e rivelatrice. 


Rebecca Luisetto

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