CON GLI OCCHI CHIUSI - FEDERIGO TOZZI


Il titolo di quest'opera è parlante, con questo intendo dire che ciò che si vuole esprimere attraverso le parole "con gli occhi chiusi" è l' atteggiamento del protagonista. Pietro, infatti, vive la propria esperienza di vita non riuscendo a scorgere la vera realtà delle cose e si rifugia nella propria interiorità. Questo suo modo di affrontare la quotidianità, però, si rivelerà fallimentare. Le due situazioni problematiche in cui è coinvolto restano aperte, senza una soluzione : il conflitto con il padre e l'amore per Ghisola. Il rapporto con la figura del padre è conflittuale, non tanto perché vi può essere qualche elemento del conflitto edipico, ma perché il figlio si trova vittima del padre-padrone. Questa subalternità non verrà mai risolta all'interno del romanzo, ma verrà semplicemente descritta da Tozzi attraverso l'esposizione casuale degli atteggiamenti delle varie figure, i quali devono essere letti in chiave psicologica: i comportamenti sono lo specchio della psiche dei personaggi. L'amore per Ghisola, invece, sembra avere un'evoluzione, quasi l'autore volesse dimostrare a grandi linee la formazione del protagonista. Inizialmente i due hanno un rapporto amore-odio, poi si trasformerà in un amore a senso unico, perché,anche se Ghisola dice di provare affetto nei confronti di Pietro, alla fine le azioni domineranno sulle emozioni. 
La lettura di questo libro inizialmente può sembrare difficile, nel senso che Tozzi non utilizza una consequenzialità logica, ma i fatti sembrano essere descritti in maniera del tutto casuale. Alla fine, però, vi renderete conto che tutta l'opera era tesa al colpo di scena del finale, che, a suo modo, rivelerà l'intero significato del racconto. 

Rebecca Luisetto

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