AURORA BOREALE - DRAGO JANČAR


Aurora boreale è stato uno dei romanzi più stranianti che io abbia mai affrontato nel mio percorso letterario. Narra la storia di un uomo che resta in attesa, una sorta di Estragone/Vladimiro di Beckett che aspetta un qualcosa o qualcuno che non arriverà mai. Ma l'aspetto interessante è che in questo attendere egli conosca un mondo inquietante e coinvolgente allo stesso tempo. Consiglio di leggerlo come una sorta  di "discesa negli inferi" di Dante. Infatti Josef, il protagonista, incontra una serie di personaggi che sembrano impersonare una vastità di peccati riscontrabili nella sua contemporaneità: borghesi dalla falsa morale e con volontà aristocratiche, industriali che si occupano di carta moschicida, medici legali che cercano di dimostrare le future leggi razziali, una zoppa che consegna telegrammi,.. Insomma l'insieme di queste figure lo introduce in un ambiente dominato da grandi pregiudizi e profondi orrori. L'unica nota consolatoria sarà la sua amante, che infine contribuirà alla sua distruzione. Nel momento in cui il lettore si abitua al ritmo del testo, improvvisamente questo viene sconvolto da un evento: l'aurora boreale, un rosso fiammeggiante che domina i cieli della Slovenia e che preannuncia la catastrofe della seconda guerra mondiale. Il romanzo si conclude in modo totalmente inaspettato, rappresentando le conseguenze di un mondo ostile che si rovina con le sue stesse mani. 

Rebecca Luisetto



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