LA METAMORFOSI - FRANZ KAFKA

"La Metamorfosi" è un lungo racconto che in sostanza esprime la visione di Kafka riguardo al mondo che lo circonda. La storia inizia con una frase rivelatrice: "Una mattina Gregorio Samsa, destandosi da sogni inquieti, si trovò mutato, nel suo letto, in un insetto mostruoso". Il fatto che abbia citato queste parole è un aspetto rilevante perché riassume la natura del racconto: grottesco. Questa mutazione e la seguente articolazione del racconto può essere interpretata come una lunga metafora per indicare l'alienazione dell'uomo moderno nel macrocosmo della società e nel microcosmo della famiglia. Questi due elementi condizionano pesantemente Gregorio, lo opprimono a tal punto da divenire essi stessi la vita del protagonista. Dunque egli viene spersonalizzato sia dalle regole sociali sia da un ambiente familiare dominato dall'incomunicabilità. La svolta sta nel fatto che, se prima Gregorio era il pilastro della famiglia grazie al suo aiuto economico, ora diviene un peso talmente gravoso per i suoi parenti che ne preferiscono la sua eliminazione. Un aspetto importante è il fatto che quando Gregorio riusciva a sostenere la famiglia allora era considerato uomo, dopo la trasformazione il fatto che egli non sia più "utile" lo priva del termine "uomo", nessuno considera che interiormente sia rimasto lo stesso di prima. Questa lettura è estremamente curiosa e stimolante, tanto che lo stesso linguaggio evocativo dell'autore diventa testo di ricerca per il lettore, il quale ritrova in esso codici e interpretazioni più profonde della trama in sè. L'effetto che crea l'elemento magico in un ambiente borghese è momento di straniamento generale, il quale conferisce un'aura di realismo/irrealismo attorno all'intero racconto.
Sono convinta del fatto che sia un libro da leggere assolutamente per la carica di insegnamenti morali che riesce a trasmettere al lettore. 

Rebecca Luisetto

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