IL SANGUE DEI VINTI - GIAMPAOLO PANSA


Il sangue dei vinti è semplicemente un libro che riesce a cambiare il tuo punto di vista rispetto alla storia del nostro paese. La scuola di oggi, purtroppo, spesso riduce la storia a date ed eventi che si appiattiscono pian piano nella mente degli studenti, i quali imparano a memoria senza dare significato ai fatti. Proprio per questo motivo noi dovremmo informarci anche al di fuori dell'educazione obbligatoria. Ovviamente con questo non voglio intendere che ognuno di noi dovrebbe sapere ogni cosa e per forza interessarsi ad ognuna con la stessa passione, ma l'essere curiosi riguardo ad un ventaglio di saperi più ampio aiuta nella crescita della persona. Mi sono permessa questa lunga prefazione, perché la lettura che ho affrontato è avvenuta proprio a causa della mia curiosità. Giampaolo Pansa è un autore esemplare, soprattutto per quel che riguarda il dopoguerra. L'aspetto che più mi affascina di lui è il fatto che non si pone il problema di mettere a disposizione del pubblico la sua verità. Una qualità da ammirare al di fuori di ogni dubbio. Questa specifica opera è stata per me una rivelazione e mi ha posto di fronte alla storia con un occhio diverso, una prospettiva straniante: quella dei vinti, che sono essenzialmente i fascisti. L'autore è riuscito ad elencare nomi, date e luoghi dei decessi senza rendere la lettura noiosa e questo perché ha usato un espediente sapiente: il dialogo. L'intero racconto, infatti, è la trasposizione di una conversazione tra lui e una bibliotecaria di nome Livia, esperta riguardo all'argomento e l'intera motivazione di questo verrà lasciata alla fine. Pansa è riuscito a rendere la disperazione, la paura e la cruda realtà solo commentando saltuariamente i fatti. Inoltre, l'elemento interessante è che non dia peso a nessuna delle due parti in guerra, ma piuttosto mette in rilievo l'assurdità di una guerra civile che ha prodotto migliaia di morti che erano compagni di patria. Personalmente l'ho trovata una lettura illuminante e sconvolgente allo stesso tempo, è indescrivibile l'immagine delle mani di tutti questi uomini sporcate di così tanto sangue da non saperlo riconoscere. Un capitolo della nostra storia che è nascosto, tuttavia non deve essere assolutamente dimenticato. Leggetelo. 

Rebecca Luisetto 

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