ANTABUS - SERAY SAHINER




Antabus, un nome parlante, la chiave di lettura. Questo il titolo di un libro alquanto unico come genere e comune come trama. Quest’ultima narra di una storia presa come emblema di un’altra situazione conosciuta e diffusa: quella di una donna violentata dal marito che è perennemente sotto effetto dell’alcol. Ci troviamo in Turchia, ad Istanbul, dove Layla è la protagonista di una vita che può corrispondere all’inferno, fatto di stupri, maltrattamenti e divieti. Il modo in cui l’autrice organizza il racconto è inusuale, divide in due parti il libro, entrambe con un possibile finale dettato da un articolo di cronaca, per poi continuare a descrivere la triste esistenza di questa donna con due flussi di coscienza. Nel complesso si tratta di una lettura veloce, che segue i pensieri della protagonista in modo fluido, ma allo stesso tempo in alcuni punti si può definire una scrittura ripetitiva e a volte anche banale. Sicuramente è difficile portare sulla pagina argomenti così delicati, non posso dire che il messaggio non sia stato trasmesso, tuttavia posso affermare che la donna appare solo come una vittima travolta dagli eventi, senza la spinta da madre che prende coraggio e tenta con tutte le sue forze di cambiare il destino dei suoi figli, anzi adotta comportamenti del tutto diseducativi. 

Rebecca Luisetto 

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